1 settembre 2014

L'Europeo Snipe 2014, il commento di Peppe Borrelli ITA 30200

A freddo (ma non per la temperatura esterna, finalmente)  due-righe-due di commento sull’Europeo Snipe in Polonia (prima volta per ITA 30200).

1.       Esperienza.
        Faticosa ma fantastica, sotto tutti i punti di vista:  conoscenza di altri campi di regata,  adattamento al clima (freddo e  ventoso) ed al “food”, scambio di relazioni e pareri con gli altri snipisti di tutta Europa, verifica del  livello di preparazione degli altri team (mostruoso quello spagnolo: gommone,  trainer, etc.),  attrezzature,  vele, messa a punto…
       
2.       Organizzazione
        A terra .
        Perfetta, di altissimo livello, come non ne vedevo da anni sia per le  beccacce che per altre classi  (compresi barconi).  Forse anche aiutati da sponsor  generosi e dal cambio favorevole euro\złoty,  hanno  fatto le cose davvero in grande: voci  di banchina  parlano di oltre 250.000 euro di sponsorizzazioni,  valori oggi inimmaginabili per noi, in  qualsiasi classe. Il piccolo Marina si prestava a  questo evento e tutta la comunità locale ha partecipato con calore alla manifestazione: uno  spot  pubblicitario per questa località a dir il vero poco conosciuta.
        In acqua.
        A  parte  qualche  sbavatura  (tipo uno degli scivoli posizionato in acqua bassissima; risultato: alla prima uscita subito  danni per qualcuno),    tutto è filato liscio. Linea di partenza lunga abbastanza,  sempre un po’ sbilanciata sul controstarter  (e quindi  favorendo numerosi  “general recall”).  Buona assistenza,  soprattutto il primo giorno  con ventone e tante  scuffie e ritirati…
        Qualche  720 un po’ forzato da parte dei giudici in acqua (in quelle condizioni…!)
        Fondale troppo basso (massimo  3 metri) che metteva  ansia al pensiero della scuffia…

3.       Regate

I commenti letti sui vari siti (ufficiali e non)  dicono tutto e meglio su quanto accaduto (vento, freddo, campo difficile etc.)
Il nostro risultato sportivo, sulla carta, è forse un po’  deludente, ma  col senno di poi nemmeno tanto:  con sole due uscite al Lago insieme era  troppo chiedere di più. Anzi,  troppo bene siamo andati !  Daniele “Guazzo” Guazzieri  (appena 19 anni…ottimo laserista)  ha fatto tutto il possibile per tenere con il suo peso la  barca  piatta e coadiuvato in partenze (tutte buone  !) e tattica. Ma paghiamo la scarsissima preparazione (almeno per me) sui laschi con vento medio\forte (meditiamo, meditiamo…) ,  un angolo di bolina rispetto alla flotta troppo penalizzante (stiamo cercando di capire), la  preparazione fisica approssimativa (l’ultimo giorno è stato un disastro: ero talmente stanco che non riuscivo a fare anche le cose più elementari…).

Bicchieri mezzi pieni

a)      la formula “open” è fantastica:  il livello generale  non è stato penalizzato (i bravi erano lì a combattere per i primi posti, gli altri dietro a darsele di santa ragione anche per un  25°…); permette anche a quelli meno bravi (come me) di vedere, copiare, imparare… e migliorare.
b)      Il team italiano  ci ha accolti a braccia aperte  ed  ora abbiamo un bel gruppo di amici in più (non solo su Facebook)
c)        un grazie speciale ad  Ivo ed Alea, quartazzonari  DOC…per le piacevoli chiaccherate, di fronte ad un piatto di pierogi ed un bicchiere di birra


                ITA 30200

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