A freddo (ma non per la temperatura esterna,
finalmente) due-righe-due di commento
sull’Europeo Snipe in Polonia (prima volta per ITA 30200).
1.
Esperienza.
Faticosa
ma fantastica, sotto tutti i punti di vista:
conoscenza di altri campi di regata,
adattamento al clima (freddo
e ventoso) ed al “food”, scambio di
relazioni e pareri con gli altri snipisti di tutta Europa, verifica del livello di preparazione degli altri team
(mostruoso quello spagnolo: gommone, trainer, etc.), attrezzature,
vele, messa a punto…
2.
Organizzazione
A
terra .
Perfetta,
di altissimo livello, come non ne vedevo da anni sia per le beccacce che per altre classi (compresi barconi). Forse anche aiutati da sponsor generosi e dal cambio favorevole euro\złoty, hanno fatto le cose davvero in grande: voci di banchina
parlano di oltre 250.000 euro di sponsorizzazioni, valori oggi inimmaginabili per noi, in qualsiasi classe. Il piccolo Marina si
prestava a questo evento e tutta la comunità locale ha
partecipato con calore alla manifestazione: uno
spot pubblicitario per
questa località a dir il vero poco conosciuta.
In
acqua.
A parte
qualche sbavatura (tipo uno degli scivoli posizionato in acqua
bassissima; risultato: alla prima uscita subito danni per qualcuno), tutto è filato liscio. Linea di partenza
lunga abbastanza, sempre un po’ sbilanciata sul controstarter (e quindi
favorendo numerosi “general recall”).
Buona assistenza, soprattutto il primo giorno con ventone e tante scuffie e ritirati…
Qualche 720 un po’ forzato da parte dei giudici in
acqua (in quelle condizioni…!)
Fondale
troppo basso (massimo 3 metri) che
metteva ansia al pensiero della scuffia…
3.
Regate
I commenti letti sui vari siti (ufficiali e
non) dicono tutto e meglio su quanto accaduto
(vento, freddo, campo difficile etc.)
Il nostro risultato sportivo, sulla carta,
è forse un po’ deludente, ma col senno di poi nemmeno tanto: con sole due uscite al Lago insieme era troppo chiedere di più. Anzi, troppo bene siamo andati ! Daniele “Guazzo” Guazzieri (appena 19 anni…ottimo laserista) ha fatto tutto il possibile per tenere con il
suo peso la barca piatta e coadiuvato in partenze (tutte
buone !) e tattica. Ma paghiamo la
scarsissima preparazione (almeno per me) sui laschi con vento medio\forte
(meditiamo, meditiamo…) , un angolo di
bolina rispetto alla flotta troppo penalizzante (stiamo cercando di capire),
la preparazione fisica approssimativa
(l’ultimo giorno è stato un disastro: ero talmente stanco che non riuscivo a
fare anche le cose più elementari…).
Bicchieri mezzi pieni
a)
la formula “open” è fantastica: il livello generale non è stato penalizzato (i bravi erano lì a
combattere per i primi posti, gli altri dietro a darsele di santa ragione anche
per un 25°…); permette anche a quelli
meno bravi (come me) di vedere, copiare, imparare… e migliorare.
b)
Il team italiano
ci ha accolti a braccia aperte
ed ora abbiamo un bel gruppo di
amici in più (non solo su Facebook)
c)
un grazie
speciale ad Ivo ed Alea,
quartazzonari DOC…per le piacevoli
chiaccherate, di fronte ad un piatto di pierogi ed un bicchiere di birra
ITA
30200
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