14 giugno 2016

Risultati 2° Nazionale Rimini Piada Trophy



Qui la classifica e i racconti di Alberto Perdisa, splendido padrone di casa, e Kathleen Tocke (courtesy of SnipeToday)


PIADA TROPHY – COPPA TAMBURINI 2016
di Alberto Perdisa
"Il club nautico Rimini ha ospitato la cinquantesima edizione della storica coppa Tamburini e la decima edizione del Piada Trophy.
L'abbinamento è riuscito in modo particolare grazie al livello elevato dei concorrenti e alla perfetta organizzazione del club ospitante con un'ottima logistica nella prestigiosa sede da qualche anno rinnovata. Questa strana stagione è caratterizzata da un meteo bizzarro e lo scorso fine settimana non è stato da meno ma tuttavia sei delle sette prove in programma si sono svolte regolarmente.
Molto bella l'atmosfera di amicizia e goliardia tra i regatanti in perfetto stile "Piada", più "fan" che "serious"come sempre accade in Romagna.
Ma veniamo alla cronaca di queste tre giornate adriatiche.
Venerdì vento leggerissimo da nord con forte corrente, condizioni magistralmente interpretate da Pietro Fantoni con la bionda campionessa statunitense Kathleen Tocke dominatori incontrastati dell'unica prova disputata.
Secondo Stefano Marchetti con a prua il giovane campione locale Luca Valentino, di cui Stefano è allenatore, velocissimi e attenti. Terzo posto per l'inedita coppia composta da Francesco Scarselli e Marco Rinaldi.
A terra, dopo aver disarmato le barche, tutti in doccia e appuntamento nel piazzale del club dove due pulmini hanno caricato gli equipaggi per recarsi al circuito di Misano per il Piada Grand Prix. Come da tradizione "Piada" i velisti si sono scatenati alla guida dei veloci Kart. Uscite di pista e lotta a coltello per aggiudicarsi la vittoria.
Stefano Longhi ha sfoderato la solita grinta scattando al comando della gara ma nulla ha potuto contro il giovane Marco Onorato che, dopo aver superato il triestino ha inanellato giri veloci su giri veloci. Anche troppo veloci se è vero che poi è uscito di pista retrocedendo al terzo posto. Ma Marco è un ragazzo che non molla mai e ha dapprima superato, non senza fatica, un coriaceo e veloce Fabio Pironi e poi riagguantato Stefano in verità apparso leggermente stanco, si fa per dire, negli ultimi giri. Buoni spunti velocistici da parte degli altri concorrenti e una menzione speciale per le tre ragazze in gara, Kathleen, Eleonora e Antonia che ha preso il via nonostante un incidente in prova. Podio stile Formula 1 con spumante invero pessimo ma perfetto per annaffiare tutti e inno nazionale per Marco, Stefano e Fabio. Peccato non aver avuto in pista il detentore del titolo Lollo, con Marco sarebbe stata dura battaglia.
Sabato mattina equipaggi stanchi per la gara ma anche per i divertimenti della notte precedente, Rimini offre a piene mani tutti i tipi di trasgressione, si sa.
In mare, vento da sudovest - ovest, proveniente da terra, il famoso Garbino, caldo e capriccioso a disputare tre prove in cinghia.
Raffiche fino a 15 nodi e regate mai scontate e grande giornata per Stefano Longhi ripresosi dalle fatiche del Grand Prix e della movida riminese. Grazie alla sua giovanissima "badante" e forte velista Eleonora, il triestino due vittorie parziali e un quinto posto balzando al comando della classifica generale.
Straordinaria prestazione di Enrico Michel –Antonia Contin, capaci di vincere una prova e piazzarsi secondi in un'altra nonostante un'avaria al tangone, sostituito dal braccio di Antonia..! In evidenza anche Scarselli –Rinaldi, Lambertenghi – Franzini e i locali Francesco Rossi – Frenk Filippini e Giuseppe Prosperi –Marco Ceccarelli mentre leggermente in difficoltà Fantoni –Tocke. A terra, gli esausti velisti hanno poi potuto godere di un'ottima cena nella bella sala e terrazza del club e della tradizionale tombola "Piada Bingo", con premi in vino per i vincitori. Domenica almeno quattro equipaggi in lizza per la vittoria finale ma il tempo è incerto e nuvoloso. Un bel Maestrale permette lo svolgimento di due prove perché il sapiente Comitato di Regata presieduto da Claudio Brolli impone ai concorrenti di rientrare in porto appena in tempo per evitare in mare un violento temporale con raffiche a 35 nodi.
Enrico e Antonia vincono la quinta prova e si aggiudicano così Coppa Tamburini, il Piada Trophy quest'anno valide come seconda Nazionale del 2016 mentre non basta la vittoria della sesta regata a Pietro e Kathleen per batterli. Terzo posto per Stefano e Eleonora. Curioso notare che i primi tre equipaggi sono misti, potere delle donne ! Pietro e Kathleen si consolano con la vittoria del South European Summer Circuit grazie al secondo posto ottenuto nel lago austriaco di Mattsee mentre un po' di rammarico per Stefano e Eleonora giunti a pari punti con la coppia italo -statunitense nella prestigiosa serie e particolarmente in forma in questo periodo.
Viva la Romagna."






Lessons from Six Years of Piada
By Kathleen Tocke
"2016 marked my sixth Piada Trophy, the first being in Cervia in 2008. It is one of my favorite regattas of the year. Having organized international regattas myself, it is evident how much thought, time, and passion goes into the Piada Trophy.
Every year it has a very definable spirt – fun with the highest quality of racing in beautiful venues with beautiful people, warm friendly Italians who share a passion for the Snipe and the Snipe Class. It is a tradition, an institution created by the indomitable Alberto Perdisa.
1. You know you are in Italy when .... races start at noon and only in sunshine.
...
Piada is a vacation. Does one go to the beach at 10am? Does one go to the beach in rain? Piada organizers do well to schedule races precisely as the wind fills and the sun shines. This year's regatta had 6 races, starting at precisely the optimal moment. Yes, the last race on Sunday was shortened as the sky became black, thunder boomed, and flashes of light swept the sky. The wind reached gusts of 36 knots, but only as the sailors safely entered the channel of the harbor. But! the races did not begin in bad weather. That would be un-Piada.
2. Go-kart skills are revered as much as good tacks and jibes
Each year I stare with envy as the top three in the Piada Go-Kart Race stand on the podium with their medals and bottles of Perdisa's famed Dracone wine. Each year I make improvements, but am shamed by winners' skills and finesse on the track. How do the go-kart masters like Lolo, Rochelli, Longhi, Filippo Perdisa and Marco Onorato take curves with so much speed and grace, while my kart skids with dirt flying up behind? Every year, after 15 exhausting laps, I wipe the dirt from my face and vow next year I will study go-kart technique (I never do).
3. Only on full-stomachs can one sail their best and enjoy a long Italian summer night with friends.
The world celebrates Italian food. In Italy, each region has it's own cuisine. Piada celebrates the local food and wine. Being next to the sea, competitors are always assured fresh seafood in generous proportions. The more people eat, the more they smile, the better they sail. This year, the Club Nautico Rimini treated sailors and family to an incredible feast of seafood.
4. The Sport of Sailing Involves Great Luck and so does Piada Bingo
Piada has always been a difficult regatta to win. The level at the top is high and the venues always provide a variety of different conditions. Enrico Michel and Antonia Contin won this year by sailing a very consistent regatta. The first day was started in a fair breeze, but during the last upwind, someone hit the off-switch. Patience and light air skill were rewarded. The second day was breezy with crazy shifts and gusts from the land. The final day was still another wind direction, starting with an oscillating breeze with some surprise shifts brought on by the impending storm. Looking at the scores of the top teams, it was clear it was hard to dominate. Longhi, Lambertenghi, Fantoni, Rossi, and Snipe newcomer, Francesco Scarselli with Marco Rinaldi fought a hard battle on the Adriatic.
Even more difficult to dominate is Piada Bingo. After six editions, I have yet to win anything. I think I should win a prize for knowing my numbers in Italian. This year it was obvious. I ask, how is it possible that so many winners came from the same table? A lucky shift? I noticed a scheming look in Eleonora's eyes and she drew numbers from the bowl and gave them to Perdisa to announce. I saw her repeatedly working with the Club President, who seemed an innocent man. Alas, no. The win was not mine. I was always so close. Similar to my Piada record, five second place finishes – so close, but if you want to win, find another crew.
In short, find a crew, be a crew, come to Piada and experience it again or for the first time. Alberto Perdisa puts on a show that that leaves everyone feeling like a winner."

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